TARI nelle case in affitto: chi la paga?

La vita da fuorisede in affitto, per quanto entusiasmante sotto tanti punti di vista, nasconde anche delle insidie, come ad esempio le spese da pagare!

Tra queste, una delle più onerose è spesso la Tari. Ma di cosa si tratta? Perché è previsto il pagamento obbligatorio di questa spesa e a chi tocca pagare la Tari tra proprietario e inquilini?

Cos’è la Tari e perché si paga?

La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è una tassa locale italiana che viene applicata a tutti gli immobili, sia abitativi che non, con l’obiettivo di coprire i costi relativi alla raccolta, al trasporto, al trattamento, allo smaltimento, al recupero dei rifiuti urbani e assimilati. Il suo importo dipende dalla superficie dell’immobile e dalla quantità di rifiuti che si stima possa produrre.

Le tariffe sono determinate dal Comune di appartenenza di ogni soggetto e l’importo da pagare viene calcolato in base ad alcuni parametri come: la superficie calpestabile, le quantità e qualità di rifiuti prodotti, l’uso e la tipologia delle attività svolte e il costo del servizio rifiuti.

La modalità di pagamento della TARI varia da Comune a Comune. Le forme più utilizzate sono il modello F24 con codice tributo 3944 nella sezione “IMU e altri tributi locali”, il bollettino postale e il pagamento con MAV. Anche per quanto riguarda le scadenze, il pagamento dipende dal Comune. Solitamente vi sono almeno due rate semestrali, anche se nella maggior parte dei casi tali scadenze vengono divise in tre tranche tra fine aprile, fine luglio e saldo alla fine dell’anno. 

Chi deve pagare la TARI quando l’immobile è in affitto?

La questione di chi debba pagare la Tari tra inquilino e proprietario è regolata da normative specifiche ed è cruciale per una corretta gestione del rapporto di locazione, unitamente alla suddivisione di altre spese legate all’affitto, come diciamo sempre a chi si rivolge a noi per affittare tramite cercoalloggio.com.

Partiamo col dire che il pagamento ricade generalmente sul proprietario dell’immobile. Ovviamente tali dinamiche cambiano nel momento in cui questo viene dato in locazione: in questo caso i rifiuti vengono prodotti dall’inquilino che abita e vive ogni giorno l’immobile.

A chi spetta, quindi, l’onere di versare la Tari quando l’alloggio viene dato in affitto?

La risposta a questa domanda dipende dalla durata del contratto di locazione:

  • contratti di locazione superiori a 6 mesi: la normativa vigente prevede che per contratti di affitto superiori ai sei mesi, l’onere del pagamento della TARI ricada sull’inquilino. Questo perché l’inquilino viene considerato l’utilizzatore effettivo dell’immobile e, di conseguenza, il produttore dei rifiuti.
  • contratti di locazione/affitti inferiori ai 6 mesi: in questo caso l’articolo 1, comma 643, della Legge 147/2013 prevede che nel caso in cui sia stato sottoscritto un contratto di locazione, che abbia come oggetto un utilizzo temporaneo dell’abitazione inferiore a sei mesi, la Tari debba essere pagata dal proprietario dell’immobile, considerato l’utilizzatore principale. Tuttavia nulla esclude che le parti possano concordare che la Tari gravi direttamente sull’inquilino.

Va inoltre specificato che in caso di contratti di locazione superiori ai 6 mesi, anche se l’inquilino prende possesso dell’immobile a fine anno è comunque tenuto a versare la Tari per tutto l’anno. Questo perché ai fini fiscali, quello che conta è unicamente la tipologia di contratto.

Cosa succede se l’inquilino non paga la Tari?

Il pagamento della Tari spetta unicamente al soggetto passivo d’imposta (l’inquilino) e non si estende anche all’altra parte contrattuale (il proprietario) . Questo significa che, nel caso in cui sia stato sottoscritto un contratto di locazione con una durata superiore ai sei mesi, il Comune dovrà chiedere il pagamento dalla tassa ed erogare le relative sanzioni unicamente all’inquilino. Spetterà, quindi, all’amministrazione comunale trasmettere l’avviso di pagamento al conduttore ed erogargli le eventuali sanzioni.

Nota bene: nel momento in cui si conclude la locazione, il proprietario dell’immobile non eredita gli eventuali debiti relativi alla Tari lasciati dall’inquilino. Così come quest’ultimo non è tenuto a pagare eventuali arretrati, non saldati a tempo debito dal proprietario o dagli affittuari precedenti.

Concludiamo dicendo che per la Tari, così come per ogni altra spesa legata all’affitto, proprietari e inquilini devono essere sempre consapevoli delle loro responsabilità, a partire da quanto viene definito nel contratto di locazione sottoscritto dalle parti, per evitare incomprensioni e inadempimenti.

Ricordiamo a proprietari e inquilini che si rivolgono a Cerco Alloggio per affittare casa, che i nostri staff sono disponibili a fornire chiarimenti e supporto burocratico/legale per tutte le tematiche relative all’affitto.

Staff Cerco Alloggio

Lascia un commento